Rotondi centro dell’arte contemporanea
Il festival ‘VarieAzioni – tra parola e immagine’ da poco conclusosi a Rotondi credo possa definirsi l’evoluzione felice di un percorso nato nel maggio 2014, quando gli artisti Eugenio Giliberti, Luigi Mainolfi, Umberto Manzo, Perino e Vele, Lucio e Peppe Perone aprono il territorio caudino al contemporaneo. Per l’occasione il Corriere del Mezzogiorno titola “La Valle Caudina ombelico dell’arte contemporanea…” In effetti la collettiva “Cosa succede a Rotondi?”, a cura di Maria Savarese e
Igor Zanti, non è altro che l’apertura al pubblico degli studi degli artisti, tutti sulla stessa strada che collega la frazione di Campizze con il vecchio cento di Rotondi: Via Varco. Dallo studio in muratura e lamiera di Perino & Vele al capannone in legno di Umberto Manzo, dalla masseria di Eugenio Giliberti al “bunker” di Lucio e Giuseppe Perone, una vera e propria “eccellenza culturale” deputata al contemporaneo, di respiro internazionale, tutta da valorizzare.